martedì 6 marzo 2012


CAPITOLO 1/2 :SAPER SCRIVERE


Ci sono diversi approcci riguardo lo scrivere, e questi approcci sono determinati dalla personalità dello scrittore: c'è chi diviene severo editor di se stesso, e non inizia a scrivere se prima non programmata tutta la storia, e c’è lo spirito libero, che scrive di getto tutto ciò che gli viene in mente.
In una prima fase, soprattutto quando non si ha grande esperienza degli strumenti del mestiere, è opportuno lasciarsi andare e fare successivamente un buon lavoro di revisione (che comunque è inevitabile).
Come accennato nel capitolo 1, all'inizio c'è l'idea, quell'immagine che è caricata di tutta una serie di contenuti e potenzialità, ed essa è molto importante: mai farsela scappare.
Ma oltre a ciò è importante la motivazione. Essa è la leva che ci occorre per il raggiungimento dello scopo, e anche se sembra scontato, occorre essere sinceri con se stessi e chiedersi se si sente veramente il desiderio di scrivere.
Non meno importante è trovare l'ambiente giusto per la scrittura. Si può scrivere ovunque e sempre, ci sono scrittori che non possono fare a meno di portare con sé un block notes prima di uscire, chi come me usa il cellulare o altri mezzi tecnologici e meno ingombranti, e poi c’è chi ama scrivere in completa solitudine, chi ama sentire parlare intorno a sé, chi usa una certa musica di sottofondo per creare un'ambientazione più nitida per la scena che si accinge a scrivere. La scelta è davvero infinita e del tutto personale.
Ma ciò che conta di più per uno scrittore è scrivere regolarmente, leggere, tradurre. Scrivere e leggere sono operazioni necessarie: il conoscere la tecnica utilizzata dagli altri, imitarla, studiarla, smontarla e rimontarla a proprio piacimento, il divenire critici della scrittura, aiuta successivamente ad essere critici nei confronti di se stessi. E poi naturalmente esercitarsi in maniera costante.
E ora veniamo a uno dei piccoli flagelli dello scrittore... è meno tragico di quello che sembra... se si sa come affrontarlo. Stiamo parlando del blocco dello scrittore.
Quello che posso suggerire e che dicono anche in molti, si riduce a pochi suggerimenti:
- Giocare con le parole sconvolgendo l’ordine della grammatica (ricorrere alle zeppe ed altri giochi simili)
- Concentrarsi su un singolo oggetto, una persona, un ambiente e cominciare a descriverli
- Usare una qualunque parola d’avvio
- Non preoccuparsi subito del risultato finale
- Non avere né ansia né fretta.
Bene, questa è la fine dell'introduzione. Dal prossimo ragazzi, si passa al vivo della questione.

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