mercoledì 7 marzo 2012


CAPITOLO 1 SPECIAL


Bene, ci siamo. Vi ho dato una nota introduttiva, e quindi ora sarebbe carino creare il punto di partenza. Non parlo semplicemente dell'iniziare a scrivere, ma di creare qualcosa di vostro, che alla fine del percorso che state facendo assieme a me, andrete a rivedere per comprendere com'è cambiato il vostro modo di scrivere e come.
E' giusto che ognuno di noi prenda le sue soddisfazioni vero? E cosa c'è di meglio che paragonare il punto di arrivo al punto d'inizio e poter dire, “Ma Caspita! Ho fatto un ottimo lavoro!”?
Iniziamo da qualcosa di semplice, ma niente affatto scontato: se vi cade una statuetta a terra, o un vaso, e se è un bell'oggetto – e scrivere lo è – farete la cosa più ovvia del mondo: lo raccoglierete, guarderete com'è fatto e dove si è rotto, e nel ricostruirlo, farete attenzione a far combaciare i punti di saldatura.
Ebbene... prendiamo un libro che ci piace, e proviamo a descrivere gli elementi che ce lo rendono così caro, che creano quel cocktail magico che ci ha tenuti incollati dall'inizio alla fine: analisi dello stile, scelta del lessico, punto di vista adottato, (più avanti vi spiego un paio di cosucce, intanto fate caso se il narratore è in prima persona singolare, o in terza persona),colpi di scena, anticipazioni o foreshadowing ecc...
Ma potete anche fermarmi e dire la prima cosa che vi viene in mente per cui vi piace: va benissimo, in questo modo riuscirete a capire cosa ha toccato lo scrittore della vostra emotività.
E ad appropriarvi di quella particolare capacità una volta individuata.
Se avete dubbi, consigli, incertezze di viaggio, mi trovate su asgar77@libero.it.
A disposizione.
Buon lavoro!!!

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